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Io non sono per le quote rosa

Io non sono per le quote rosa.
Se una persona è competente può essere uomo o donna, non m'interessa. Se questa persona è professionale ed ineccepibile deve guadagnare la somma adeguata per i suoi servizi, uomo o donna che sia.

Non credo sia necessario stabilire quante donne e quanti uomini debbano esserci in un consiglio di amministrazione o in una giunta comunale o in qualsiasi altro ambiente. Quelli o quelle che meritano di essere lì. Punto. Ma il problema siamo noi, non cosa è giusto o sbagliato. 

Mi spiego...
Mia moglie lavora nella Pubblica Amministrazione. Una persona entra chiedendo di parlare con il geometra, non con la segretaria (ovviamente facendo capire che la segretaria, sarebbe mia moglie). Colei che ho sposato in realtà è Geometra ed anche Architetto, con tanto di esame per l'abilitazione. Lui alla fine acconsente a conferire con lei e le chiede: "Sa cos'è una vasca imhoff, vero?"

Vi chiedo, avrebbe fatto la stessa domanda presupponente e piena di pregiudizio se avesse avuto un uomo davanti? No, siamo sinceri. Lo spirito machista e maschilista non avrebbe vinto. Non prendiamoci in giro. 

E allora vi dico io, il problema non sono le quote rosa. Il problema è che siamo fermi al 1895. Leggiamo 2019 sul calendario ma in realtà il nostro cervello e le sue sinapsi sono fermi a fine 800.

Donne e uomini hanno la stessa capacità, stessi diritti e stessi doveri. Sono uguali, tanto per citare CESARE CREMONINI e in quanto tali vanno trattati allo stesso modo. Speriamo che questo concetto semplice entri nella vostra testa, amici uomini. Per par condicio devo anche dire che non sopporto il femminismo estremo di chi pensa che gli uomini siano tutti degli idioti trogloditi. Io sono uomo eppure credo nella parità. Gradirei non si generalizzasse così tanto e senza confini o regole.

E concludendo? Evviva le donne ed evviva gli uomini... Intelligenti (entrambi) e ovviamente, di buona volontà. 

P.S. Quando dite "Sindaca" o "architetta" o "ingegnera" mi fate venire i brividi. Siete di più, molto di più di una A alla fine di una qualifica. Ricordatevelo. Molto di più... E meno male che ci siete, donne! GRAZIE Alessio Cortesia

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